Per i poco attenti, e con buona pace dei fanatici delle console, negli ultimi anni il mondo videoludico sta passando per una delle più importanti rivisitazioni del suo mercato, sia in termini di fruizione dell’utente finale, che dello sviluppo delle sue opere. Se questa non è la sede per disquisire su come la vita delle home consoles, le esclusive, e i supporti fisici, vedranno molto presto una rivalutazione del loro essere nelle vite di chi ha il medium videoludico nel cuore – vi rimandiamo alla recente presentazione della collaborazione tra Xbox e ROG Ally – uno degli aspetti più positivi che sta comportando la lenta ma costante detronizzazione del giogo fatto di brand e “macchine generazionali” sono i prodotti così chiamati multipiattaforme.
Il punto d’approdo sempre più atteso per la conversione dei giochi, furbescamente dichiarati come “esclusive temporanee” durante il loro periodo di degenza sulle rispettive console, resta sempre e soltanto il PC. L’universo del mercato PC, seppur ancora indietro una magnitudine considerevole di volte a paragone con quello mobile, da quasi 5 anni supera per profitto i guadagni di tutte le console presenti sul mercato.
Tra i vari The Last of Us, Horizon, e God of War Ragnarok, arrivati su PC grazie allo sforzo congiunto dei corrispettivi teams originali e teams esterni per le conversioni, ora tocca ai sud coreani Shift Up – sempre sotto l’occhio vigile del brand Playstation – far vedere al mondo la bellezza del suo esplosivo Stellar Blade. Ora senza limiti, e senza filtri!
Il gioco è disponibile su Steam ed Epic Games Store al prezzo di 69.99 euro.
Versione testata: PC (Steam)
Bellissima e letale
Stellar Blade è un perfetto mix tra hack&slash e souls like – e fan service – approdato su PS5 nell’aprile del 2024. Nelle succinte vesti di una macchina da guerra chiamata EVE, spetterà a noi aiutarla a scoprire i segreti del collasso dell’umanità, del suo pianeta, e guidarla nel suo percorso per eradicare una volta per tutte la razza dei malefici Naytiba, che sono stati capaci di cacciare i suoi abitanti dalla Terra costringendoli a vivere in una colonia orbitante nello spazio.
Nella nostra disanima del titolo potrete approfondire meglio quanto di buono ha da offrire l’opera in termini ludici, mentre nelle prossime righe analizzeremo in maniera coincisa il lavoro svolto per quanto concerne l’aspetto tecnico di trasposizione del gioco su PC. Iniziamo quindi vedendo i requisiti minimi necessari, e quelli consigliati, per poter godere della compagnia di EVE e dei suoi amici.
Requisiti | Minimi | Consigliati |
---|---|---|
Sistema Operativo | Windows 10/11 64-bit | Windows 10/11 64-bit |
Processore | Intel Core i5-7600k Processor, AMD Ryzen 5 1600X | Intel Core i5-8400 Processor, AMD Ryzen™ 5 3600X Processor |
Memoria RAM | 16 GB | 16 GB |
Scheda Video | NVIDIA GeForce GTX 1060 6GB, AMD Radeon RX 580 8GB | NVIDIA GeForce RTX 2060 SUPER, AMD Radeon RX 5700 XT |
Spazio di archiviazione | 75 GB | 75 GB |
Note Aggiuntive | Per qualità 1080p, preset “Basso” con target 60FPS. SSD raccomandato. | Per qualità 1440p, preset “Medio” con target 60FPS. SSD necessario. |
Guardando i requisiti del gioco è ben chiaro fin da subito che la scelta del team coreano di utilizzare l’Unreal Engine 4, invece che la sua quinta edizione, ha ben ripagato. Sfruttare un engine considerato “datato” è stata un decisione tecnica per sfruttare al meglio le conoscenze acquisite nel corso degli anni sul motore, potendone così adoperare tutte le sue caratteristiche, esaltandone i suoi punti di forza lato rendering, e le implementazioni d’ottimizzazione lungo una vasta gamma di hardware, arrivando a toccare persino schede video di quasi 10 anni fa.
Per i nostri test abbiamo potuto usare diverse macchine, ma principalmente la maggior parte delle ore di giocato sulle quali ci siamo divertiti a modificare le diverse impostazioni grafiche sono avvenute su un PC così composto.
Componente | Modello |
---|---|
Processore | AMD Ryzen 7 5700X |
Scheda Madre | GIGABYTE AB350N |
RAM | 32GB DDR4 3200 MHz |
SSD | WD BLACK SN770 2TB |
GPU | NVIDIA GeForce RTX 4060 MSI Ventus |
Risoluzione | 1080p |
Impostazioni | Elevato/Molto Elevato (DLSS 4, senza Generazione dei Frames) |
Performance | 90FPS medi |
Stellar Blade al primo avvio si presenta come una gioco dall’alto livello di qualità e polishing. Fin dai menu iniziali si riesce a cogliere l’attenzione al dettaglio che Shift Up è riuscita a dare alla sua opera. Il porting PC non si è fatto mancare di nulla lato configurazione, non solo visiva, ma anche d’opzioni per il giocato e l’esperienza complessiva. Siano queste per l’accessibilità o per le periferiche che decideremo di utilizzare per comandare la leggiadra e letale EVE, trovare i settaggi migliori per immergerci in questo mondo non sarà un problema.
All’approdo su PC il gioco è stato lanciato con un gran numero di contenuti aggiuntivi, che sono disponibili acquistando la Complete Edition. Oltre a nuovi costumi per la nostra protagonista, qualche bonus per agevolare la progressione del giocato, troveremo incluso in questa versione anche la collaborazione NieR: Automata, e a gran sorpresa anche il DLC che ci vedrà mettere piede nell’universo di Goddess of Victory: Nikke; fenomeno del mondo mobile, e opera anch’essa dello studio Shift Up.
In quest’ultimo Dlc l’intero comparto di gioco vede nuove sezioni, con un gameplay ripreso di forza dal gioco mobile, e integrato in maniera convincente con nuove arene di combattimento, incontri con figure iconiche dell’universo di Goddess of Victory: Nikke, e tanto fan service. I giocatori PS5 possono ugualmente recuperare questa nuova espansione, oltre che godere delle tante piccole migliorie e aggiunte che la rivisitazione PC porta con se – tranne l’infinita possibilità di fruizione del titolo -.


Libertà di fruizione è il mantra di questo porting. Grazie alle basse richieste in termini hardware giocare a Stellar Blade non è mai stato più semplice e personalizzabile. Come accennato in precedenza, il gioco supporta un vasto numero di risoluzioni e rapporti d’aspetto per i nostri monitor, oltre che un framerate completamente sbloccabile.
Con una configurazione che vede un Core i7-12700K, 32GB di RAM DDR4, e una MSI GeForce RTX 2060 GAMING Z 6G, siamo riusciti a giocare in maniera quasi granitica a 60FPS in rapporto 21:9 a 2560×1080 pixels con preset medio e textures di ambienti e personaggi a setting elevato.
Mentre su una configurazione piú performante composta da una CPU 9900K overclockata a 5GHz, 32 GB di RAM DDR4 con una 5070 da 12GB di VRAM, con tutti i settaggi grafici impostati al massimo, abbiamo giocato senza troppi problemi a risoluzione 4K; aiutandoci con il DLSS a raggiungere una media di 90FPS, ma ottenendo anche una rispettabilissima media intorno ai 70FPS senza il supporto di ricostruttori/generatori d’immagini.
Come il buon vino
Chiaramente il maggior vantaggio nell’utilizzare l’Unreal Engine 4 – engine per la creazione di videogiochi che ha visto la sua prima edizione nel marzo del 2014 – oltre all’apparente leggerezza del software nelle configurazioni PC più o meno recenti, risiede nel vastissimo know-how che i professionisti del settore hanno potuto sviluppare nel corso degli anni. Se da una parte gli automatismi e semplificazioni del più recente Unreal Engine 5, unite alla sua impressionante resa visiva, possono fare gola anche agli studios indipendenti, la scelta di Shift Up dimostra come il processo d’ottimizzazione di un gioco parte dalla profonda conoscenza del suo motore e i suoi sistemi.
Il bilanciamento ottenuto in termini di prestazioni e resa visiva è, non solamente eccellente, ma con realmente poche sbavature se paragonati anche a titoli più recenti, che sfoggiano gli ultimi ritrovati nella simulazioni delle luci in Path Tracing. Stellar Blade non si fa sfuggire un sistema di HDR, la già citata possibilità di selezionare tra un vasto numero di aspect-ratio, e persino le ultime soluzioni in termini di ricostruzione dell’immagine.
Il DLSS4 mostra tutta la sua potenza in congiunzione con gli spettacolari combattimenti di EVE, dove il tipico effetto morbido delle mesh enfatizza la vasta chioma della protagonista, e lima le scalettature dovute dall’attivazione del ricostruttore. Il ghosting, seppur presente, risulta poco aggressivo, e termina per rendere più credibili anche gli effetti particellari. Se non possediamo una scheda Nvidia, nessuna paura, perché il gioco offre anche gli ultimi ritrovati di upscaling di AMD con il suo FSR, e il XeSS di Intel.




Nel corso delle nostre prove, anche con una rispettabile RTX 4060 da 8GB di VRAM siamo riusciti a ottenere sempre un framerate stabile con impostazioni al massimo a una risoluzione di 1080p. Il fenomeno di microstutter, seepur presente in special modo durante il passaggio da un area a un altra, non ha mai colpito sensibilmente il giocato, facendo risultare l’intera esperienza di gioco incredibilmente fluida. Lockare il framerate a 60fps ha generato un timing grafico di tutto rispetto per la nomia dei giochi costruiti in ambiente Unreal Engine.
Grazie ai già citati sistemi di ricostruzione e interpolazione dei frames, il gioco riesce a raggiungere comodamente valori sopra i 150FPS, più che sufficienti per accontentare anche i più fanatici della reattività. Per ovvi motivi di saturazione della VRAM non abbiamo però avuto fortuna usando le texture 4K, risultando in sezioni di giocato troppe ballerine, con anche presenza di qualche crash di troppo; per usare questa impostazione è consigliato una GPU con almeno 16GB di VRAM.
Giocando con il topo
La conversione di Stellar Blade ha visto un passaggio a dir poco naturale dall’utilizzo di un controller, alla possibilità di fruire di tutta l’esperienza usando solo la nostra fidata combo fatta di mouse e tastiera. L’intera produzione presenta un ottima struttura di navigazione dell’UI tramite il puntatore, o lo scorrere delle frecce sulla tastiera, fatta di eleganti cursori contestuali, completamente integrati nel mondo di gioco.
Non scontata è la completa implementazione dei tasti a schermo per indicare ogni singola azione attivabile in ogni momento dell’avventura, non lasciando mai al caso la pressione da parte del giocatore anche nei momenti più concitati e pericolosi, vista anche l’apparizione di qualche sporadico quick-time event.
Le impostazioni di default dei tasti è molto intuitiva, e forse canonica se avrete giocato altri giochi in terza persona su PC negli ultimi anni. Ciò che colpisce è la reattività con la quale gli input da noi inseriti si trasformano in precisi movimenti anche se in mancanza di una levetta analogica per muovere EVE contro i vari avversari. L’ottimo sistema di hitbox di Stellar Blade viene così ulteriormente esaltato, risultando tanto naturale quanto intuitivo.




Ancora una volta è presente l’associazione con un profilo Playstation Network – seppur non mandatorio – e alla sua esecuzione riceveremo un vestito da poter usare durante la campagna. Ed è proprio il vestiario di EVE, e le sue forme, che fin dalla release della Demo, hanno soggiogato le menti dei più maliziosi. Siamo certi che nei prossimi giorni vedremo un quantitativo di mod molto spinte, che grazie alla completa modalità fotografica offerta dal gioco, non faranno altro che far battere i cuori di moltissimi giocatori.
Se anche voi volete un assaggio di Stellar Blade – e delle movenze di EVE e il suo cast – il nostro consiglio è quello di provare la Demo, che rappresenta non solo l’introduzione alle vicende, ma illustra in maniera abbastanza chiara la struttura tecnica del gioco e funge da Benchmark per saggiare la bontà di questo porting.
Commento finale
I ragazzi di Shift Up non sono certo di primo pelo. Stellar Blade è il loro primo tentativo – centrato in pieno – di portare le ammiccanti guerriere soldato di Goddess of Victory: Nikke in un contesto ludico più complesso, nel tentativo d’offrire qualcosa di fresco seppur familiare e originale. Il lavoro fatto con questo porting è risultato ottimo, e difficilmente criticabile, sia in termini contenutistici che di qualità e stabilità tecnica. Merito di una produzione fatta in maniera intelligente, che ha saputo sfruttare al meglio i limiti di un engine erroneamente pensato vetusto e antiquato. Stellar Blade presenta l’ennesimo passo verso una nuova generazione per la fruizione del mondo videoludico, fatto solamente di offerte concrete, e possibilità di plasmare il gioco alle nostre necessità e voglie, siano esse d’immagine o di fluidità. Detrattori del mondo console, ora non avete più scuse; si va a caccia del Naytiba Alpha!

